Casale Marani

Progetto di restauro e risanamento conservativo del Casale Marani

PNRR [M1.C3 - Investimento 2.2] finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU

Protezione e Valorizzazione dell'Architettura e del Paesaggio Rurale

Dati Generali del Progetto e Inquadramento Territoriale


Si tratta di un antico casale rurale di dimensioni in pianta di circa 8 m x 6 m con annesso pollaio, entrambi di un solo piano fuori terra, presumibilmente realizzato agli inizi del secolo scorso ed adibito a fienile e ricovero bestiame

Il Casale Marani è graficizzato nella planimetria di impianto catastale antecedente al 1942 e risulta quindi avere oltre 70 anni. Il fabbricato è ricompreso nel Paesaggio Agrario di Valore del PTPR-Tavola A, proprio perché il territorio conserva caratteri tradizionali propri del paesaggio agrario ed è caratterizzato anche dalla presenza di componenti naturali di elevato valore paesistico.
Dall'estratto PTPR Tavola B si evince che in corrispondenza della zona su cui sorge il Casale Marani insiste un vincolo di area di interesse archeologico ai sensi dell'art. 142 co. I lett. m del D.Lgs. 42/2004. Infine l'area del casale è ricompresa nella Zona a Protezione Speciale di uno dei siti di rete Natura 2000, in particolare quello del Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate

Stato del Casale Ante Operam


Prima dei lavori di restauro l'immobile riversava in uno stato di abbandono e degrado, sia dal punto di vista architettonico che sotto l'aspetto statico e funzionale. La muratura locale irregolare in blocchi di tufo appariva recuperabile, ma necessitava di un opportuno consolidamento statico, mentre gli orizzontamenti di copertura del fabbricato apparivano fatiscenti ed irrecuperabili sotto il profilo strutturale.

Figura 1: stato ante operam del Casale Marani
Figura 1: stato ante operam del Casale Marani

Originariamente il terreno su cui sorge il casale apparteneva alla famiglia Altieri, dalla quale la locale Università Agraria lo acquistò con atto del 10 marzo 1920. Dalle planimetrie di impianto catastale si evince che, nel periodo antecedente la seconda guerra, il casale appariva come uno dei pochissimi manufatti esistenti nella zona agricola di Fontericcio. L'ulteriore assenza di interventi conservativi avrebbe compromesso definitivamente la staticità del casale e quindi cancellato un autentico pezzo di paesaggio rurale storico del Comune di Canale Monterano, tra le cui verdi campagne il casale è ancora oggi immerso.

Sintesi dell'Intervento e Configurazione Post Operam


Figura 1: stato ante operam del Casale Marani
Figura 2: stato post operam del Casale Marani

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono stati realizzati nell'ambito del programma di Protezione e Valorizzazione dell'Architettura e del Paesaggio Rurale - PNRR [M1.C3 - Investimento 2.2] finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU. Il progetto e la direzione dei lavori sono stati eseguiti della società VM2 Ingegneria Srl.
L'intervento può essere così sintetizzato:

  • Recupero e consolidamento della muratura esistente eseguito tramite iniezioni di miscela idraulica NHL operando dai prospetti interni all'edificio e ristilatura dei giunti di malta sulle facciate esterne.
  • Ripristino di tutte le porzioni delle cornici delle aperture tramite elementi laterizi facciavista e sostituzione degli architravi in legno degradati con nuovi profilati di acciaio.
  • Sostituzione di tutti gli infissi con nuovi profilati in alluminio anodizzato effetto legno.
  • Realizzazione del solaio areato controterra rifinito con nuova pavimentazione e perimetrato da cordoli in cemento armato di placcaggio delle fondazioni.
  • Figura 1: stato ante operam del Casale Marani
    Figura 3: stato post operam del Casale Marani
  • Demolizione e ricostruzione delle coperture con nuovi elementi in legno lamellare, previo inserimento di un cordolo sommitale in acciaio-legno, doppio tavolato incrociato e manto di copertura laterizio alla romana.

Ai fini dell'inserimento paesaggistico, è stata posta particolare attenzione a mantenere inalterate le cromie e la morfologia dell'edificio; laddove è stato ritenuto necessario l'inserimento del nuovo impianto solare termico a servizio del wc, è stato previsto nella posizione meno visibile dalla strada, in aderenza al manto di rivestimento. Il serbatoio di accumulo è stato posizionato all'interno del corpo di fabbrica più piccolo (il pollaio), al fine di ridurne l'impatto visivo.